Neonata rapita a Cosenza, arrestati marito e moglie

Avevano simulato gravidanza e annunciato la nascita sui social

COSENZA – Una neonata di appena un giorno di vita è stata rapita ieri intorno alle 18.30 dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza e portata via da una coppia, marito e moglie, Rosa Vespa, 51 anni, di Cosenza, e Acqua Moses, 43enne senegalese, che poco dopo sono stati bloccati dalla squadra mobile. La bambina sta bene. I suoi sequestratori sono stati fermati.

La piccola era in una stanza della clinica insieme alla mamma, una casalinga di circa 27 anni, e alla suocera di quest’ultima. A un certo punto, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, è entrata una donna, bassa, col volto parzialmente coperto da una mascherina e i capelli raccolti in treccine che si è presentata come una puericultrice dicendo di dovere portare la bambina dal pediatra. Quindi ha preso la piccola e si è allontanata. La mamma e le nonne della piccola, non vedendola tornare, dopo un po’ si sono allarmate e hanno chiesto informazioni. E’ così che è stato scoperto il rapimento.

Dalle immagini registrate da una telecamera interna della clinica si vede ciò che è successo nel corridoio della struttura. La donna si avvicina a un ovetto da neonato, raggiunta subito dopo da un uomo con un cappellino in testa. I due cercano di mettere la neonata nell’ovetto ma non riuscendovi si allontanano, lei con la piccola in braccio e lui con l’ovetto in mano. Dopo che è scattato l’allarme sul posto sono immediatamente arrivate le volanti della questura e la Squadra mobile, oltre alla polizia scientifica per i rilievi.

I genitori della neonata appartengono a una famiglia normale. La madre è casalinga e il padre, 29enne, è un dipendente della Conad. Hanno già un figlio di 6 anni. Familiari e amici dei genitori subito dopo il sequestro hanno postato sui social la foto della bambina con l’invito a mettersi in contatto in caso di avvistamento. Immediatamente l’allarme è stato girato a tutte le forze dell’ordine. Posti di blocco sono stati istituiti alle uscite della città, nella convinzione che la coppia si fosse allontanata a bordo di un’auto. Una tensione durata fino a quando una pattuglia della Squadra mobile ha intercettato l’auto con i rapitori e la piccola a bordo, fermandola e mettendo in sicurezza la piccola e bloccando la coppia, segnando così la fine di quello che stava diventando un incubo.

“Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell’ordine sono riusciti a risalire immediatamente agli autori del terribile gesto”, ha detto Saverio Greco, proprietario e responsabile della struttura legale del gruppo IGreco, proprietaria della clinica. “Sono stati attimi molto molto difficili – ha aggiunto – soprattutto per la famiglia, per la mamma. Ringraziamo le forze dell’ordine che sono state veramente brave. La donna è entrata alle 18.09 durante l’orario di visita e non chiediamo a chi entra i documenti d’identità. Quanto accaduto ci farà ripensare alle misure di ingresso”. “Ero con la polizia – ha concluso – quando siamo arrivati nella casa segnalata e c’era una festa addobbata quindi come se ci fosse una nascita di un bambino. La piccola era vestita con abitìni da maschietto”.

La neonata è stata riportata in clinica per farla vedere ai genitori. All’arrivo dell’ambulanza alla struttura, dalla folla è partito un lungo applauso e cori per la piccolina. La piccola è scesa dall’ambulanza in braccio a un poliziotto ed è stata portata all’interno per farla ricongiungere ai genitori. Dopo pochi minuti, lo stesso agente ha riportato la bimba sull’ambulanza che è partita alla volta dell’ospedale dove, presumibilmente, la neonata sarà sottoposta a controlli per verificarne le condizioni e accertare che non abbia subito alcun problema.

“State scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia. Vorrei rispondere a tutti ma non riesco – ha scritto su Facebook la mamma della neonata rapita postando la foto del figlio di 6 anni che bacia la piccola -. Questa è la nostra famiglia che si stava sgretolando in mille pezzi. Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze, un’intera città, anzi regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che sta bene. Grazie a tutti, vorrei abbracciare ogni singolo. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti”.

Ma come ha agito la coppia diabolica? La donna, secondo quanto si è appreso, ha simulato la gravidanza per 9 mesi e una settimana fa ha scritto sui social di avere partorito un bambino: “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20.00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!”. Secondo alcune testimonianze, la donna è stata per ore nei pressi della clinica. I due sono stati fermati vicino a casa, a Castrolibero. Quando gli agenti sono entrati nella casa della coppia hanno trovato i due intenti a festeggiare insieme ad alcuni parenti l’entrata in casa del neonato e avevano vestito la piccolina come un maschietto.

Poi, per giustificare con i familiari l’assenza del neonato, la donna avrebbe raccontato a tutti che il piccolino era rimasto in clinica perché i medici dovevano fare degli accertamenti. Anche alcuni familiari avevano festeggiato “l’evento”, sempre su Facebook. “Ebbene sì, il mio nipotino è nato ed è bello come il sole – aveva scritto l’indomani la sorella della donna -. Congratulazioni a mamma e papà, buona vita piccolo Ansel”. Il marito, che su Facebook scrive di essere un mediatore culturale presso la cooperativa Prosper onlus, aveva pure festeggiato sui social la nascita del figlio ricevendo numerosi messaggi di auguri. Una parente ha anche postato una foto con in braccio il neonato. Foto che è stata rimossa subito dopo l’arrivo della polizia.

Una lunga serie di post di insulti, offese e, in alcuni casi di minacce, è comparsa sul profilo Facebook di Rosa Vespa. Sotto il post in cui, l’8 gennaio scorso, la donna annunciava la nascita del figlio Ansel, dopo decine di messaggi augurali, da ieri sera sono cominciati i post offensivi e alcuni di minacce. “Hai rapito una bambina ergastolo è poco per voi”, “Spero tu marcisca in galera”, “Malati mentali!! Spero che abbiate una pena esemplare” sono alcuni dei messaggi lasciati dagli utenti.

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