SIRACUSA – Un timone e un cannone navale sono stati trovati in seguito ad alcune immersioni subacquee effettuate nelle acque siracusane di Fontane Bianche da Fabio Portella, ispettore onorario per i Beni culturali sommersi della provincia. “Questi reperti – dice l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – aprono nuovi scenari per intraprendere ulteriori attività di ricerca su un evento bellico che ancora una volta vede la Sicilia e il suo mare protagonisti”.
Il timone, costruito in legno e ricoperto da una lamina metallica inchiodata, è lungo quasi cinque metri per un peso di circa 800 kg. Probabilmente è appartenuto a una nave in legno di grandi dimensioni e data la sua deperibilità e la bassa profondità di ritrovamento è stato recuperato per scongiurare possibili danneggiamenti; attualmente è sottoposto al primo trattamento conservativo. Il cannone in ferro è lungo quasi 2,5 metri, si trovava a una profondità di 49 metri; diversi dettagli costruttivi (culatta, bottone, orecchioni, anelli di rinforzo) lo daterebbero tra il XVI e XVIII secolo.
Alla luce dei ritrovamenti già effettuati ad Avola nelle zone Gallina e Cicirata di oggetti e reperti risalenti alla battaglia di Capo Passero-Avola combattuta l’11 agosto del 1718 tra la flotta inglese e quella spagnola, si ipotizza che questi recenti ritrovamenti possano essere riferibili al medesimo evento. È infatti storicamente accertato, attraverso le cronache militari del tempo, che alcuni galeoni spagnoli si avvicinarono al litorale di Avola per sfuggire alle veloci navi inglesi, naufragando in prossimità della costa.