Catania

Cavalli eretici di Librino, mostra fotografica al Museo Magma FOTO 

CATANIA – Ventiquattro cavalli monumentali per correre controcorrente. Così nasce Cavalli eretici di Librino, la nuova installazione del Museo Magma, firmata da Antonio Presti e realizzata nell’ambito della Triennale della Contemporaneità dalla grande fotografa e reporter polacca Monika Bulaj, artista pluripremiata a livello mondiale, che lavora sui confini delle fedi e dei luoghi condivisi.

Le immagini raccontano il cavallo non come simbolo di sfruttamento e illegalità, ma come creatura sacra, corpo libero in movimento, strumento di riscatto morale e sociale. Le fotografie monumentali, stampate su teli che arrivano fino a 9×6 metri, proprio in questi giorni sono in fase di installazione lungo il cavalcavia che divide in due il quartiere. Un lavoro che nasce dopo una lunga immersione della fotografa Bulaj nei luoghi della legalità e della cura: l’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia e l’ASD Maneggio L’Ulivo di Librino. Qui il cavallo non è protagonista di corse clandestine, né di macellerie equine, ma creatura luminosa, compagna dell’uomo, simbolo di dignità.

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