Furti nelle case catanesi, fermata la banda

Ladri e 'pali' rubavano anche auto NOMI-VIDEO

CATANIA – I carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato quattro persone per diversi reati contro il patrimonio. Le indagini, svolte tra marzo e settembre 2024, hanno scoperto una banda specializzata nei furti in casa, furti di auto e ricettazione e che agiva tra Belpasso, Gravina di Catania, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza, Mascalucia, Trecastagni, Aci Sant’Antonio e Motta Sant’Anastasia.

Ai quattro sono stati contestati, a vario titolo, 7 furti in casa (dei quali 4 tentati), un furto di auto e una ricettazione, che avrebbero fruttato introiti per alcune migliaia di euro. Sempre lo stesso il modus operandi: sopralluogo accurato nelle zone delle case di interesse; individuazione di quello che sarebbe stato l’appartamento da derubare, scelto anche in base alla facilità di accesso, con riferimento a quelli serviti da balconi con porte finestre; verifica, suonando il citofono, dell’assenza di persone in casa; introduzione, dopo l’effrazione degli infissi, nelle case.

E’ stata disposta la custodia cautelare in carcere per Roberto Caponetto, 42 anni, e Biagio Luca Capone, 35 anni. Arresti domiciliari con braccialetto elettronico invece per Francesco Provenzano, 31 anni, e Alessandro Gino Costantino, 47 anni.

A far scattare l’intervento dei carabinieri è stato il tentato furto in una casa di Belpasso, il cui autore, Roberto Caponetto, con una grossa tenaglia ha tentato di forzare la porta d’ingresso di un garage di pertinenza dell’abitazione, desistendo solo nel momento in cui si è reso conto di essere ripreso dalle telecamere. Si è quindi arrampicato su una grondaia e ha modificato il raggio d’azione delle telecamere, per poi darsi alla fuga.

Un episodio simile ha avuto luogo a San Giovanni La Punta poco tempo dopo. Sempre Caponetto si è introdotto in una casa forzando una finestra. Con lui ha agito un complice, Biagio Luca Capone, col ruolo del ‘palo’. Il furto non è stato poi portato a compimento per il continuo passaggio di persone in strada che li ha indotti alla fuga. I due sono stati identificati attraverso le immagini estrapolate da un sistema di videosorveglianza di una casa vicina che ha consentito di inquadrare sia i volti sia la targa dell’auto utilizzata per la fuga.

Caponetto risulta anche indagato per altri reati contro il patrimonio commessi nell’aprile del 2024. Tra questi un tentativo di furto a Gravina di Catania, durante il quale, dopo essersi introdotto in un garage, è fuggito dopo aver sentito le urla di un vicino. Sempre Caponetto, alcuni giorni dopo, ha commesso un altro furto, questa volta in una casa di San Pietro Clarenza dove ha rubato una bicicletta marca Woo Bike, del valore di 400 euro, da un garage attiguo all’appartamento. Anche in questo caso, decisiva la presenza di un sistema di videosorveglianza.

Nello stesso periodo, Caponetto, in concorso con Capone ha effettuato un altro colpo in una villetta a Mascalucia. Mentre Capone ha svolto nuovamente il ruolo di ‘palo’, Caponetto si è introdotto nella proprietà dopo aver scavalcato il muretto di recinzione, rubando beni per 600 euro. In un  altro caso, pochi giorni dopo, Caponetto è entrato in una casa di Trecastagni e ha rubato beni del valore di alcune centinaia di euro, fra cui gli strumenti di lavoro del proprietario.

Nel frattempo, nel maggio del 2024, Caponetto è stato arrestato per un altro procedimento. A quel punto, Capone si è riorganizzato, cercando nuovi complici, tra i quali Francesco Provenzano. Con quest’ultimo, nei primi giorni di luglio 2024, ha tentato un furto in casa ad Aci Sant’Antonio, bloccato grazie all’intervento del proprietario che, insospettito dai rumori nel cortile, si è affacciato dal balcone mettendoli in fuga.

Dalle indagini è emerso che gli indagati non si sarebbero limitati ai furti in casa, dedicandosi anche ai furti d’auto e, in alcuni casi, alla loro ricettazione. Nel giugno del 2024, Capone e Alessandro Gino Costantino hanno tenuto nascosta in una zona isolata di San Giovanni La Punta un’auto Citroen C3 rubata nell’ottobre 2023 a Catania. Un’altra auto, una Fiat Bravo, è stata rubata a Motta Sant’Anastasia e recuperata dai carabinieri a Librino.

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