BOGOTÀ – Un ricercatore italiano, Alessandro Coatti, di 42 anni è stato ucciso e fatto a pezzi in Colombia. La conferma arriva dall’ambasciata italiana a Bogotà. La testa e le braccia dell’uomo sono state trovate in una valigia in prossimità dello stadio della cittadina di Santa Marta. La polizia è risalita all’identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo che aveva a un polso. Altri pezzi del corpo del ricercatore sono stati trovati in un’altra zona della città. Secondo le prime ricostruzioni, sabato sera l’uomo era uscito per recarsi in un locale notturno e non ha più fatto ritorno.
Sulla base delle prime informazioni raccolte, emerge che Alessandro Coatti, nato a Portomaggiore (Ferrara), era in Sudamerica per turismo e aveva già visitato Perù, Bolivia ed Ecuador. In Colombia l’uomo, che viaggiava solo, aveva tra l’altro visitato il parco naturale Tyrona. L’ambasciata italiana a Bogotà sta assistendo la famiglia di Coatti con tutti i passi necessari per l’identificazione del corpo e sta collaborando con le autorità per le indagini.
Il sindaco della città di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha offerto 10 mila euro (50 milioni di pesos) per informazioni che permettano di individuare e arrestare i responsabili dell’omicidio. Il primo cittadino sulla sua pagina Fb spiega di aver dato disposizioni per coordinare le indagini sul caso. “Questo delitto non resterà impunito. I criminali devono sapere che a Santa Marta la criminalità non ha posto. Li perseguiremo finché non saranno stati assicurati alla giustizia”, scrive Cuello nel post.