CATANIA – A poco più di 48 ore dal raid vandalico avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile nella sede di Picanello, a Catania, ai danni dell’associazione CaSA21, la refurtiva rubata è stata restituita, con grande stupore da parte degli operatori che si occupano dei ragazzi con sindrome di down e delle loro famiglie. I ladri, pentiti del loro gesto, hanno consegnato la refurtiva, accompagnata da un originale biglietto, corredato da scuse e auguri: “Siamo ladri ma non sapevamo che fosse un’associazione di ragazzi down, ci scusiamo. Buona Pasqua”.
I rappresentanti dell’associazione dopo essere stati depredati martedì scorso avevano scritto un post su Facebook nel quale sfogavano tutto il proprio rammarico per l’accaduto. “Stanotte una banda di ladri è entrata a CaSA21 – hanno scritto dopo il furto -. Hanno spaccato vetri. Hanno rovistato dovunque. Hanno rubato… Cosa? Un bollitore, un televisore, una friggitrice ad aria, un aspirapolvere, una macchina del caffè. Tutti regali che avevano ricevuto i ragazzi e che hanno permesso loro di vivere CaSA21 come la LORO casa; oggetti che hanno fatto sentire gli ospiti di CaSA21 a casa LORO”.
Ma i ladri non si sono fermati a questo perché hanno portato via anche le colombe artigianali, circa 100 pezzi realizzati dai ragazzi nell’ambito del progetto “Work to walk”, finalizzato a raccogliere fondi per l’installazione di un sistema di allarme. Un post che ha fatto il giro del web, con centinaia di condivisioni, portandolo all’attenzione della stampa, che si è occupata della vicenda. Ma a volte storie così sanno regalare un lieto fine.