FIUMEFREDDO (CATANIA) – Una donna di 34 anni ha chiesto aiuto, rivolgendosi ai carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia, dopo aver subito una lunga serie di soprusi e vessazioni da parte del proprio convivente 42enne. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. La richiesta di intervento è giunta intorno alle 19.30 al 112. La donna, approfittando di un momento di distrazione del convivente, è riuscita a rivolgersi a una vicina di casa, ottenendo in prestito il suo telefono per chiamare una pattuglia subito giunta sul posto. Il 42enne, che si trovava ancora in casa, è stato immediatamente bloccato, mentre la donna con lucidità e coraggio ha raccontato l’intero quadro di maltrattamenti a cui sarebbe stata sottoposta. La relazione con il compagno, iniziata nel 2022, sarebbe stata segnata da un clima di forte gelosia e sospetti continui da parte dell’uomo, che l’avrebbe spesso accusata di infedeltà e, durante un periodo di detenzione, persino di aver avuto relazioni a pagamento.
Secondo quanto riferito, la donna sarebbe stata sottoposta a un controllo ossessivo, anche attraverso una telecamera installata all’interno della casa, e privata, appunto, anche del cellulare per impedirle qualsiasi contatto con l’esterno. Nel tempo, la 34enne avrebbe subito, inoltre, numerose aggressioni fisiche, tra cui schiaffi e pugni, e sarebbe stata costretta ad ammettere presunti tradimenti mai avvenuti, nella speranza di fermare le violenze. Un episodio particolarmente grave, si sarebbe verificato anche nei giorni successivi alla morte del padre, quando la donna, ancora provata dal lutto, sarebbe stata nuovamente accusata dal convivente e costretta a dei contatti fisici non voluti. La decisione di denunciare, quindi, è maturata tre giorni prima dell’intervento degli investigatori in seguito all’ennesima aggressione, durante la quale l’uomo avrebbe addirittura tentato di strangolarla, prima con le mani e poi, non contento, utilizzando una cintura. Il 42enne è stato quindi accompagnato in caserma, dove è stato tratto in arresto e portato in carcere.