Un’altra vittoria esterna, la sesta di fila, che sa però di sconfitta. I rossazzurri si impongono 2-1 a Pescara ma vengono eliminati in virtù della migliore posizione in classifica della squadra di Baldini al termine della stagione regolare. Pesa, ai fini della qualificazione, il gol subito in casa nel finale della sfida di andata.
Toscano sceglie Raimo come braccetto al posto dello squalificato Ierardi per contrapporre la sua velocità a quella di Cangiano, schierato da Baldini esterno di sinistra del 4-3-3 abruzzese. Come quarto a destra gioca Guglielmotti. L’altra scelta importante è quella di Lunetta, al rientro, che gioca dal primo minuto sulla trequarti con Jimenez, alle spalle di Inglese.
Il Catania spinge in avvio, sa che per passare deve segnare due gol in più degli avversari. La prima occasione è rossazzurra: cross di Guglielmotti, uno dei più attivi della prima fase, e colpo di testa fuori di poco di Di Tacchio. Dal quarto d’ora il Pescara comincia a farsi vedere e in pochi minuti costruisce tre occasioni: due con Meazzi, che manda a lato dal dischetto un pallone perso da Celli su pressione di Ferrari e poi calcia sul fondo dal limite sugli sviluppi di un angolo, e una con Dagasso, bravo a scagliare una conclusione di sinistro ben deviata da Dini oltre la traversa.
Nel finale di tempo, l’arbitro Ancora concede un calcio di rigore al Pescara per un contrasto tra Raimo e Cangiano. Proteste veementi della panchina etnea, per un intervento che non sembra falloso. Il direttore di gara, richiamato al monitor dal Var, rettifica la propria scelta. Niente penalty.
Toscano in avvio di ripresa fa entrare Stoppa al posto di Lunetta e poi Guglielmotti lascia il posto a Dalmonte che prende la stessa posizione del compagno ma con maggiori qualità offensive. Proprio il nuovo entrato ha un’occasione su cross dalla sinistra, ma manda a lato. Dalla parte opposta è miracoloso Dini che salva su Ferraris liberato all’altezza del dischetto da una sponda di Merola.
E’ una partita senza esclusione di colpi. Il Catania prova a dare tutto. Stoppa dalla destra trova Inglese all’interno dell’area piccola, ma l’attaccante spedisce fuori. Toscano fa entrare anche De Paoli per Jimenez, anche stavolta in ombra. Dini, al contrario, mantiene le aspettative tenendo in piedi le speranze dei suoi con un salvataggio in tuffo sulla potente conclusione da fuori di Dagasso.
E’ un segnale perché dalla parte opposta Stoppa crossa al meglio per Di Gennaro che di testa manda in rete per l’1-0 che riapre la corsa per la qualificazione. Al Catania a questo punto sarebbe sufficiente un gol per passare il turno. Il Pescara non ci sta e con Merola prova la conclusione di sinistro, con Dini che manda in angolo, poi è Bentivegna a provarci senza inquadrare la porta.
Il Catania deve spingere e inevitabilmente si scopre. Il Pescara riparte in contropiede su un pallone mal controllato in area da Stoppa e da uno strappo di Meazzi nasce un assist per il nuovo entrato Tonin che controlla e dal limite batte Dini per l’1-1. A questo punto per il Catania è tutto da rifare, ma manca poco. La squadra etnea ci prova fino all’ultimo e trova anche il gol del 2-1 con Montalto, nei minuti di recupero, dopo un’uscita avventata di Plizzari (foto Catania Fc Facebook). La rete è prima annullata, poi interviene il Var che invece convalida la marcatura dell’attaccante.
C’è ancora qualche minuto di speranza, ma l’impresa non riesce. Il Catania vince, ma non basta. L’ennesimo successo esterno sa di beffa e vuol dire eliminazione. Toscano a fine partita non vuole parlare di futuro, ma questa parola è la più importante. Martedì è arrivata l’offerta irrevocabile d’acquisto per Torre del Grifo. Partire dalla casa è uno dei modi migliori per cominciare a costruire, anche attraverso il mercato e l’assetto societario (a breve prevista l’ufficializzazione di Zarbano), un epilogo di campionato diverso rispetto a quello vissuto a Pescara.
PESCARA-CATANIA 1-2
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi, Lancini, Pellacani, Moruzzi (37′ st Crialese); Meazzi (38′ st De Marco), Squizzato, Dagasso, (29′ st Kraja); Merola, Ferraris (18′ st Tonin), Cangiano (17′ st Bentivegna). In panchina: Saio, Profeta, Letizia, Alberti, Valzania, Staver, Lonardi, Saccomanni. Allenatore: Baldini.
CATANIA (3-4-2-1): Dini; Raimo (43′ st Montalto), Di Gennaro, Celli; Guglielmotti (8′ st Dalmonte), Quaini, Di Tacchio (42′ st De Rose), Anastasio; Jimenez (17′ st De Paoli), Lunetta (1′ st Stoppa); Inglese. In in panchina: Bethers, Farroni, Del Fabro, De Rose, Frisenna, Forti, Allegretto. Allenatore: Toscano.
ARBITRO: Ancora di Roma.
RETI: 25′ st Di Gennaro, 33′ st Tonin, 46′ st Montalto.
NOTE: spettatori 9.845 (ospiti 48) per un incasso di 124.455 euro. Ammoniti Anastasio, Raimo, Inglese, Moruzzi, Di Gennaro, Quaini. Angoli: 3-3. Recupero: 4′ e 10′.