In Italia, secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, i bambini allattati in maniera esclusiva a 4-5 mesi di età compiuta sono meno di un quarto (23,6%), con una variazione tra le regioni che va dal 16,6% in Campania e il 44,7% di Trento. Tra i 12 e i 15 mesi i bambini che risultano non essere mai stati allattati variano tra il 5% nelle Marche e il 18,4% in Sicilia, quote alte rispetto all’atteso e tendenzialmente più elevate nelle regioni del Sud. L’importanza dell’allattamento al seno e tutto ciò che ruota attorno alla relazione tra mamma e neonato sono quindi, specie nella nostra regione, temi da sviluppare e approfondire.
Sono stati anche gli argomenti al centro di un evento di formazione e aggiornamento conclusosi con grande partecipazione al Policlinico ‘Rodolico’ di Catania. L’iniziativa, rivolta ai professionisti del settore materno-infantile, ha rappresentato un importante momento, oltre che di aggiornamento per il personale, anche di confronto multidisciplinare tra esperti su un tema fondamentale per la salute di mamma e neonato. Il corso ha approfondito aspetti teorici e pratici legati all’allattamento, con particolare attenzione al ruolo dei sanitari nel promuovere, sostenere e proteggere l’allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Il direttore del Dipartimento materno-infantile e della Riproduzione, Antonino Rapisarda, ha sottolineato come, nonostante l’impegno delle istituzioni anche attraverso specifiche campagne di comunicazione e sensibilizzazione, la Sicilia resti tra le ultime regioni italiane per tasso di allattamento al seno. Un segnale che evidenzia l’urgenza di interventi formativi e informativi mirati, specialmente nei luoghi dove si stabilisce un primo contatto tra mamma
e neonato. All’interno dell’Utin del Policlinico ‘Rodolico’ è attivo un ambulatorio dedicato alle neo mamme. Uno spazio pensato per fornire supporto pratico, materiale e informativo e un ambiente accogliente per favorire l’allattamento.
Nello stesso reparto è anche presente una banca del latte materno denominato ‘Gocce d’Amore’ che fa parte della rete delle Blud (Banche del latte umano donato), nella quale il latte delle mamme viene raccolto e pastorizzato per donarlo ai piccoli pazienti.