CATANIA – Una dipendente di 45 anni di StMicroelectronics catanese è rimasta ustionata operando con un acido nel reparto Epy, noto anche come quarzeria, dove si effettuano le pulizie di attrezzature utilizzando cappe con acidi specifici. E’ stata trasportata all’ospedale Cannizzaro di Catania con gravi ustioni al viso, al collo e al torace. La 45enne è arrivata al pronto soccorso in codice rosso ed è ricoverata nel reparto di Rianimazione con la prognosi riservata.
Sul luogo dell’incidente, avvenuto intorno alle 10,30, dopo la chiamata effettuata da alcuni colleghi di lavoro al numero di emergenza 112 si sono recati gli agenti della questura di Catania, personale dell’Ispettorato del lavoro e dello Spresal dell’Asp, che effettueranno i rilievi per ricostruire quanto accaduto. La dinamica è infatti ancora da ricostruire con esattezza, ma pare che mentre effettuava le operazioni la dipendente sia stata investita da un getto di acido che l’ha colpita sul viso e sul torace.
Sull’incidente la multinazionale di microelettronica ha emesso una nota in cui conferma che “alle 10.20 del 7 maggio il sito di Catania di STMicroelectronics ha registrato un infortunio”. “Una collega – prosegue la nota di StM – si è ustionata con acidi di pulizia in uso al reparto, dove erano disponibili i necessari dispositivi di protezione individuale per svolgere correttamente le operazioni. Subito sottoposta a lavaggi e doccia di sicurezza sul posto dal personale medico e paramedico dell’azienda, è ricoverata in ospedale per le ustioni riportate. Le forze dell’ordine e l’azienda stanno conducendo le indagini del caso, che accerteranno se le operazioni sono state eseguite nel pieno rispetto delle procedure operative in essere”.
I segretari della Cisl di Catania, Maurizio Attanasio, della Fim Sicilia, Pietro Nicastro, sottolineano che “non ritengono sia il momento di attribuire responsabilità, ma di stare vicino alla lavoratrice perché ne ha estremo bisogno: a lei auguriamo la piena guarigione”. “D’altra parte – aggiungono – l’accaduto dimostra, ancora una volta, che sulla sicurezza sul posto di lavoro non bisogna mai abbassare la guardia. Serve invece aumentare il livello di consapevolezza che la sicurezza è una responsabilità condivisa, che coinvolge tutti, datori di lavoro, dipendenti, enti di vigilanza e istituzioni, e che le sue procedure e protocolli mirati devono pervadere ogni procedura lavorativa”.
“Su quant’è avvenuto oggi alla StM, luogo-simbolo del sistema produttivo catanese – affermano i segretari di Uil e Uilm Catania, Enza Meli e Giuseppe Caramanna – non possiamo restare in silenzio. Innanzitutto, perché è rimasta gravemente ferita una giovane operaia, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà e sostegno. In secondo luogo, perché mentre attendiamo e chiediamo certezze sull’accaduto siamo costretti a registrare un nuovo episodio che conferma e appesantisce l’inquietante primato di una provincia, la nostra, segnata ancora in questi mesi da un lunghissimo elenco di infortuni sul lavoro senza pari nel resto di Sicilia”.