Salvini: “Ponte percorribile nel 2032”. Ma è scontro col Quirinale

Colle blocca deroga ai controlli antimafia

Tensione sulle nuove regole per i controlli antimafia introdotte dal decreto Infrastrutture proposto dal ministero dei Trasporti per i lavori del ponte sullo Stretto e fermate dal vaglio del Quirinale. La legge in vigore prevede ‘norme antimafia rigorose’, quella proposta introduceva invece una ‘procedura speciale, adottata finora solo in casi di emergenza, che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie’, fa sapere il Colle.

‘Chiederemo il massimo del rigore per verificare che non ci siano infiltrazioni. Dal mio punto di vista era importante, qualcuno l’ha pensata in modo diverso, vorrà dire che sarà il Parlamento a mettere il massimo delle garanzie’, la replica del ministro Salvini. Mentre la Lega fa sapere che riproporrà in Parlamento la norma bocciata dal Quirinale.

Intanto, a ‘Porta a porta’ su Rai1, Salvini spiega che “con tutti i controlli possibili dal punto di vista ingegneristico, geologico e ambientale, siamo alle battute finali. Nei prossimi giorni il Ministero dell’Ambiente manda la comunicazione alle istituzioni europee del fatto che siamo pronti a partire. L’ultimo passaggio formale sarà l’approvazione del progetto definitivo aggiornato dal lavoro di centinaia di tecnici e ingegneri entro giugno, dopo il quale, a partire da luglio, dall’estate, si parte con la pre-cantierizzazione. I tecnici dicono che servono 7 anni di lavori. Il che vuol dire, se tutto va come professori, docenti, tecnici, architetti e geologi hanno previsto, se i lavori partono nel 2025, nel 2032”.

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