SIRACUSA – La guardia di finanza di Siracusa ha smascherato una frode fiscale da circa 2 milioni di euro messa in atto da quattro aziende attive nei settori della grande distribuzione, dell’edilizia, del commercio e della fornitura di dispositivi medici.
La frode consisteva nella creazione e compensazione di falsi crediti d’imposta per gli anni 2022, 2023 e 2024 ottenuti attraverso lo svolgimento di corsi rivolti al personale dipendente mai effettivamente realizzati. L’obiettivo delle imprese coinvolte era quello di ottenere i benefici fiscali previsti dal Piano nazionale ‘Industria 4.0′, finanziato con risorse provenienti dal Pnrr, simulando di aver sostenuto spese mai realmente effettuate per ottenere il riconoscimento del credito d’imposta.
Per rendere credibile l’intero impianto truffaldino e attestare lo svolgimento delle attività didattiche, le società hanno prodotto documenti falsi, firme apocrife sui registri di presenza e attestazioni fittizie. E’ stato accertato che alcune aziende hanno simulato oltre 155.000 ore di attività didattica, coinvolgendo sulla carta circa 290 dipendenti, molti dei quali completamente ignari della loro finta partecipazione ai corsi, risultando nei giorni indicati assenti dal lavoro, impegnati in altre mansioni o delocalizzati in un’altra sede.
I rappresentanti legali delle società coinvolte sono stati denunciati. Nei confronti di due imprese è stato eseguito il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per un valore di circa 940.000 euro, le altre due società, invece, hanno definito la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate, provvedendo alla rateizzazione e al successivo pagamento del debito tributario più sanzioni, per un ammontare superiore a un milione di euro.